Isola di Giannutri

Scopri tutto quello che puoi fare nell'Isola di Giannutri

Nel Cuore di ogni luogo: l’Isola di Giannutri


Il nome dell'isola faceva riferimento alla sua caratteristica forma a mezzaluna, che la rese, in epoche antiche, sacra alle dee Artemide e Diana, infatti i Greci la chiamavano Artemisia e i Romani Dianium.

Giannutri è l'isola più a sud dell’arcipelago Toscano, distante in linea d’aria  100 km da Roma, 11 km dall'Argentario e 15 km dall'Isola del Giglio. Lunga 2,8 km presenta un paesaggio selvaggio, fatto di insenature bagnate dal mare cristallino, di scogliere ripidissime che si gettano nel blu, di grotte marine, di piccole spiagge, di boschi, di una fitta variegata macchia mediterranea dalla quale si stagliano le rovine di un glorioso passato romano.

Al fine di proteggere la natura e i meravigliosi fondali, che nascondono relitti di epoche antiche e moderne, l'isola è stata inclusa nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e vincolata da norme che limitano la fruizione turistica, creando un ottimo equilibrio perfetto tra accoglienza e necessità di tutela.

Giannutri è un'isola in gran parte incontaminata, di una bellezza selvaggia, lontano dai soliti sentieri ma comodamente raggiungibile dalla terraferma.  Dal suo profilo spiccano 3 rilievi: Capel Rosso, Monte Mario e Cannone, ed è immediatamente visibile la presenza di una costa frastagliata, quasi completamente rocciosa, interrotta da due piccole spiagge, Cala dello Spalmatoio a nord-est e Cala Maestra a nord-ovest. Affascinante anche le numerose grotte, che si aprono lungo la costa, tra cui la famosa Cala dei Grottoni, nell'estremità più a sud.

L'antica Artemisia o Dianium coprì ruolo importante nei traffici marittimi del III e II millennio a.C., infatti sono stati ritrovati sull'isola oggetti in ossidiana risalenti a quel periodo. In epoca romana molto probabilmente fu un importante approdo come testimonia il ritrovamento di due relitti di navi, risalenti al II secolo a.C., lungo le sue coste in Località Punta Scaletta e Cala Scirocco.

Domina il panorama la sontuosa Villa Romana, oggi in ristrutturazione, che risale al I sec. d.C. fu costruita probabilmente dalla famiglia dei Domizi Enobarbi. 



Le 10 cose da non perdere nell'Isola di Giannutri



1. Fare il bagno a Cala Spalmatoio

fare il bagno a Cala Spalmatoio… tra le acque cristalline, le praterie di Posidonia e i resti del porticciolo romano.



2. Prendere il sole sui ciottoli di Cala Maestra

prendere il sole sui ciottoli di Cala Maestra, ed osservare il fondale, ricco di flora e fauna mediterranea, anche senza bisogno di immergersi… grazie alla assoluta trasparenza dell’acqua



3. Fare trekking fino al Faro

fare trekking fino al Faro, all’estremità meridionale dell’Isola, presso Punta Rossa o Punta di Capel Rosso, dove il paesaggio assume un aspetto selvaggio e la continua opera di erosione del mare e dei venti ha scolpito la roccia creando impressionanti rupi che emergono ripide dalle acque



4. Scoprire i numerosi relitti marini

organizzare una escursione subacquea per scoprire i numerosi relitti di barche naufragate nei secoli a causa delle coste rocciose: le navi romane a cala Scirocco e a cala Maestra, il piroscafo Marsala (Scozia 1880) la motonave Anna Bianca (1923) e il mercantile Nasim II (1959)



5. Visitare la villa romana

visitare i resti della villa romana, risalente al I secolo d.C., una della più belle e sontuose villae maritimae che i Domizi Enobarbi abbiano fatto erigere sulle coste dell’allora Tuscia ed isole antistanti